28-29 novembre 2024

XXX CONVEGNO DI STUDI CINEMATOGRAFICI
La “golden age” dell’animazione italiana.
Dal boom economico agli anni di piombo (1957-1977)

La XXX edizione del Convegno di Studi Cinematografici, organizzata dal Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università degli Studi Roma Tre, vuole proporre una esplorazione della “golden age” dell’animazione italiana nella sua complessità, andando a individuare le principali tendenze della ricerca sia negli aspetti storici e teorici, che nelle riflessioni sullo scenario produttivo e industriale, che nelle forme e nelle pratiche di tale panorama audiovisivo. Il Convegno vuole così restituire un momento di riflessione condivisa che delinei lo stato dell’arte della ricerca sui modelli, i linguaggi, le forme e le pratiche del periodo su cui si concentra l’omonimo progetto di ricerca PRIN 2022

Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo
Università degli Studi Roma Tre
Via Ostiense 139 – 00154 Roma

Teatro Palladium
Piazza Bartolomeo Romano 8 – 00154 Roma



Giovedì 28 novembre – Polo aule DAMS

14:30 – 15:00
Saluti istituzionali

15:00 – 16:40
Panel 1 – Industrie e modelli produttivi
Chair:  BRUNO DI MARINO (Accademia di Belle Arti di Roma)

Riflessioni attorno alla produzione e distribuzione del cinema d’animazione italiano degli anni Sessanta
COSIMO TASSINARI (Università degli Studi eCampus)

Attraverso l’analisi di fondi e repertori, l’intervento intende descrivere il contesto economico, produttivo e distributivo che ha permesso la “golden age” del cinema d’animazione italiano degli anni Sessanta

Quando c’era Cinelandia. La Gamma Film tra modelli produttivi e pubblicità animata
MARTINA VITA (Università degli Studi Roma Tre)

Attraverso questa relazione si vuole presentare una disamina dei modelli produttivi della Gamma Film, presentando le principali fasi di strutturazione di un progetto a disegni animati e le pratiche tecnologiche impiegate

Tempo e tempi dell’animazione di Carosello
GIUS GARGIULO (Université Paris Nanterre)

In Carosello, i tempi delle storie con il loro codino sul prodotto erano un flusso di racconti di utopie consumistiche senza fine a cui abituare l’utente per costruirgli intorno un universo di desiderio nell’Italia del Boom economico. La mia comunicazione tende a evidenziare questo passaggio delle storie da una cornice chiusa a quella di un flusso aperto attraverso le vicende di Calimero, Papalla e di altri disegni animati del periodo cruciale per la formazione identitaria della nazione italiana

Il sogno animato di Carosello
MARCO GIUSTI (Critico cinematografico)

Quelli di Carosello sono 20 anni fondamentali, perché attraversano il boom economico italiano ma attraversano anche il cinema italiano. Il cinema nel 1957 era ancora, in generale, semplice e provinciale e nel 1977 è una cosa completamente diversa: sono finiti i generi, non ci sono più i grandi registi

16:40 – 17:00
Coffee Break

La relazione delinea come il Laboratorio Cartoni Animati della Corona Cinematografica abbia costituito un raro esempio di studio d’animazione italiano a carattere industriale dal respiro internazionale. In particolare, mettendo in dialogo animation ed European film studies, si dimostra come con Favole d’Europa si sia offerto un modello di cinema d’animazione europeo

20:30
Incontro con BRUNO BOZZETTO e SIMONE TEMPIA a partire dal libro Bruno Bozzetto. Una vita animata (Rizzoli, 2023)
Proiezione di Sapiens? (B. Bozzetto, 2023) – 22′
Evento in collaborazione con il Palladium Film Festival – CineMaOltre
Teatro Palladium (Piazza Bartolomeo Romano 8)

Venerdì 29 novembre – Polo aule DAMS

Aula 2.14
9:00
Registrazione studenti e relatori

9:30 – 11:10
Panel 2 – Società, sistemi culturali e pratiche del consumo
Chair:  CHRISTIAN UVA (Università degli Studi Roma Tre)

Animati da serie questioni. Modelli sociali e familiari tra le logiche dell’animazione
VINCENZO ALTOBELLI (Università degli Studi Roma Tre)

Le dinamiche storico-sociali interne al benessere economico degli anni ’60 hanno determinato la reificazione anche dei fatti umani, stabilendo una similitudine tra cose e persone. La relazione esamina i modelli di società e gli assetti familiari rappresentati, visualizzando gli schemi adottati e che hanno veicolato contenuti complessi e discutibili attraverso le forme elementari dell’animazione

Scandaloso, osceno… eversivo? Forme e codici del pornocartoon italiano
MATTEO SANTANDREA (Università degli Studi Roma Tre)

A partire dai primi anni ‘70 l’animazione italiana si ritrova soggetta a una significativa infiltrazione dell’argomento sessuale. Ma si tratta di un erotismo fine a se stesso o in tali opere è possibile rintracciare determinate istanze socialmente eversive? Prendendo le mosse da tale quesito, la relazione si concentra sulle forme e sui codici del cosiddetto pornocartoon italiano

Donne e animazione ai tempi di Carosello
ELENA MARCHESCHI (Università degli Studi di Pisa)

Nel panorama italiano dell’animazione sono pochissime le donne riconosciute come autrici, almeno fino agli anni ’80. Il mio intervento vuole proporre i primi risultati di una ricognizione e analisi di alcuni film di animazione realizzati tra gli anni ’60 e ’70 da artiste come Rosa Foschi, Maria Grazia Hay, Claudia Cossio e Marinella Pirelli

Vignetta o schermo? Questo è il problema…
Solidarietà creativa ed elementi dell’immaginario italiano tra fumetto e animazione
GINO FREZZA (Università degli Studi di Salerno)

Il rapporto fra fumetto e animazione in Italia è decisamente stringente. Lo è senza priorità alcuna fra un medium e l’altro. L’intervento di Frezza ricostruisce questo rapporto guardando ai suoi esiti nel secondo dopoguerra, individuando cinque figure di autori che hanno saputo praticare una relazione intermediale di alto profilo culturale

11:10 – 11:30
Coffee Break

L’intervento interrogherà stile e contesto produttivo dei lungometraggi animati e misti prodotti durante la “golden age”, studiando l’influenza di Bruno Bozzetto, le contaminazioni con modelli stranieri e soprattutto i processi di variazione e perfezionamento della particolare animazione limitata messa a punto in Italia nell’epoca di “Carosello”

13:00 – 15:00
Pausa pranzo

15:00 – 16:40
Panel 3 – Forme autoriali
Chair:  STEFANIA PARIGI (Università degli Studi Roma Tre)

Osvaldo Cavandoli, fedele alla Linea
RAFFAELLA SCRIMITORE (Ricercatrice indipendente)

Un’analisi del personaggio La Linea, che grazie a Carosello è entrata a far parte dell’immaginario collettivo. Dalle prime esperienze coi pupazzi animati, all’originale creazione per Carosello e non solo, un approfondimento sulle caratteristiche che rendono unico il personaggio della Linea e la carriera nel cinema d’animazione di Osvaldo Cavandoli

Prima di Carosello. Le pubblicità cinematografiche della Pagot Fllm (1949-1968)
ROBERTO DELLA TORRE (Università Cattolica del Sacro Cuore)

Reduce dall’insuccesso del lungometraggio I fratelli Dinamite (1949), la Pagot Film di Nino e Toni Pagot avvia un’intensa produzione di pubblicità in animazione e dal vero per le sale cinematografiche. Si tratta di brevi opere di grande impatto visivo e di intensa forza narrativa che testimoniano i nuovi bisogni dell’Italia del secondo dopoguerra e l’evoluzione delle forme dell’animazione italiana

Gianini e Luzzati e l’armonia dell’animazione
SABRINA PERUCCA (Direttore Artistico di Romics)

Giulio Gianini e Emanuele Luzzati durante gli anni del loro sodalizio artistico hanno creato grandi capolavori di animazione, realizzati con la tecnica del découpage, che permetteva di conservare le qualità pittoriche delle realizzazioni di Luzzati. Il tutto in uno straordinario legame con la musica, tra Rossini e Mozart. Una analisi del loro lavoro e di alcune delle opere

Dare vita ai disegni e alle idee: lo straordinario caso dello Studio Bozzetto negli anni d’oro di Carosello
ANNA ANTONINI (Ricercatrice indipendente)

Buc il Bucaniere, testimonial delle lavatrici Castor tra il 1968 e il 1969, è un felice esempio di come la Bozzetto Film abbia colto l’opportunità offerta da Carosello per svincolatasi dai limiti della réclame, definire un design originale e contenere con ironia le lusinghe di un progresso senza freni

16:40 – 17:00
Coffee Break

17:00 – 18:40
Panel 4 – Arti, tecniche e tecnologie animate
Chair:  GIACOMO RAVESI (Università degli Studi Roma Tre)

L’animazione italiana della Golden Age come punta più alta del contemporaneo
GIULIETTA FARA (Università degli Studi di San Marino)

Il cinema d’animazione in Italia segue percorsi chiari sin dalle origini, allineandosi con le più importanti tendenze del contemporaneo. Se diamo per assodato che la divisione tra le arti sia ampiamente sorpassata proprio in epoca contemporanea grazie a Dadaismo, Futurismo, Pop Art e via così, allora viene naturale avvicinare le animazioni di Osvaldo Cavandoli, Bruno Bozzetto, i fratelli Pagot e Armando Testa ad artisti come Dalì, Kandinskji, Balla o Mirò. L’arte contemporanea sceglie e propone cesure nette con il passato, avanzando la definizione di un’arte creata grazie a linee nette, colori forti e piatti, figure semplici e simboliche, se non anche astratte. L’animazione, di pari passo, segue questi binari fedelmente

Tra fasi e passo uno: le quattro tecniche dei Carosello animati (e non solo)
LUCA RAFFAELLI (Giornalista e saggista)

La relazione esamina le quattro tecniche fondamentali usate nei lavori animati degli anni Sessanta e Settanta: l’animazione a fasi e le tre dello stop motion (pupazzi, plastilina e carta ritagliata)

La musica nella golden age dell’animazione italiana: il caso di Franco Godi
VALERIO SBRAVATTI (Sapienza Università di Roma)

L’animazione italiana del periodo presenta una forte tendenza musicale popolare. Con l’ausilio di un’intervista realizzata ad hoc, si esamina il caso emblematico di Franco Godi, compositore specializzato nel genere e collaboratore di Bruno Bozzetto in alcuni lungometraggi nonché cortometraggi dedicati al Signor Rossi

Animazioni di confine. Dallo schermo al teleschermo, andata e ritorno
FRANCESCO D’ASERO (Università degli Studi di Bari Aldo Moro)

Analizzando le principali tendenze di rappresentazione e osservando alcuni contributi figurativi realizzati dai disegnatori di Carosello in seno ai film di finzione, l’intervento mira a indagare le connessioni autoriali e i dialoghi transmediali tra i contenuti animati del format televisivo e il cinema italiano coevo, esplorando pratiche, modelli, tecniche, approcci grafici e codici espressivi in grado di tracciare un ponte linguistico tra piccolo e grande schermo

18:40 – 19:00
Presentazione del database La “golden age” dell’animazione italiana
Chiusura dei lavori



Curatori: Stefania Parigi, Giacomo Ravesi, Christian Uva

Comitato scientifico: Enrico Carocci, Mattia Cinquegrani, Leonardo De Franceschi, Ilaria A. De Pascalis, Lorenzo Marmo, Stefania Parigi, Ivelise Perniola, Marta Perrotta, Veronica Pravadelli, Giacomo Ravesi, Elio Ugenti, Christian Uva, Vito Zagarrio

Organizzazione: Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo – Università degli Studi Roma Tre
Direttore del Dipartimento: Luca Aversano
Coordinatore sezione Comunicazione e Spettacolo: Raimondo Guarino
Segreteria amministrativa: Attilio Durpetti (responsabile), Tiziana Ceriola, Marco D’Alessandro, Patrizia Necci, Andrea Pini, Sara Urdis

Coordinamento: Vincenzo Altobelli, Matteo Santandrea
Staff: Francesco D’Asero, Emanuele Ingrao, Martina Vita
Tirocinanti: Chiara Cucinella, Lorenzo Giuliano, Susanna Manca, Emanuela Nicotra
Progetto grafico: Vincenzo Altobelli, Matteo Santandrea 

Fondazione Roma Tre Teatro Palladium
Presidente: Riccardo Chiaradonna
Consiglieri di amministrazione: Giandomenico Celata, Ettore Sergio Giuliani, Maddalena Pennacchia, Christian Uva
Organizzazione e Logistica: Alessandra De Luca, Roberta Incerti
Supporto tecnico: EasyLight srl

Collegio didattico DAMS
Coordinatore: Enrico Carocci
Segreteria: Alessia Di Benedetto, Elisabetta Ferretti, Aurora Silvestri

Patrocini
CUC – Consulta Universitaria del Cinema

Progetto Prin 2022 La “golden age” dell’animazione italiana. Dal boom economico agli anni di piombo (1957-1977)
Principal Investigator: Christian Uva (Università degli Studi Roma Tre)
Team di ricerca: Bruno Di Marino (Accademia di Belle Arti di Roma), Stefania Parigi (Università degli Studi Roma Tre), Giacomo Ravesi (Università degli Studi Roma Tre), Vincenzo Altobelli (Università degli Studi Roma Tre), Matteo Santandrea (Università degli Studi Roma Tre)



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