Il progetto si propone di esaminare la “golden age” dell’animazione italiana, ovvero il periodo compreso fra il 1957 e il 1977, una stagione particolarmente cruciale per il nostro paese anche dal punto di vista storico, sociale, economico e politico. Da una parte i due anni indicati coincidono esattamente con la nascita e con la fine di Carosello, contenitore pubblicitario della televisione nazionale in cui l’animazione si guadagna uno spazio di assoluto rilievo, diventando in breve tempo uno dei comparti più solidi della stessa industria culturale italiana. La realizzazione massificata di réclame, richiedendo sempre più contenuti anche in animazione, consente infatti a quest’ultima di acquisire anche in Italia una dimensione in cui artigianato e industria si fondono idealmente configurando, nel corso del ventennio indicato, una sorta di “studio system” dell’animazione italiana. D’altra parte è anche la conformazione dello stesso paese che in quegli anni muta profondamente portando l’Italia, dapprima, a vivere un periodo di espansione industriale senza precedenti e, successivamente, a entrare in una drammatica stagione di crisi economica e sociale culminante con l’esplosione della violenza politica e del terrorismo.
Obiettivo del progetto è dunque quello di analizzare per la prima volta in maniera organica l’unico momento storico nel quale l’animazione italiana è riuscita ad assumere lo statuto di un sistema solido e articolato, capace di tenere insieme in modo armonico opera d’artista e prodotto pubblicitario, cortometraggio e lungometraggio, film d’impegno e prodotto di consumo, modo di produzione industriale e creazione artigianale. Al di là di qualche studio incentrato su singoli fenomeni, è infatti del tutto assente una ricerca che, come quella proposta dal presente progetto, si sia posta l’obiettivo di tenere insieme le diverse e molteplici direttrici caratterizzanti questa fortunata era dell’animazione italiana, mostrandone da una parte le varie e reciproche interrelazioni e, dall’altra, i rapporti con il coevo cinema dal vero e, più in generale, con il contesto storico, sociale e culturale dell’epoca.
L’articolazione del progetto prevede: in prima istanza, una ricognizione teorica e un aggiornamento del frame metodologico, che mira all’integrazione delle pratiche animate nei processi sociali, culturali e tecnologici attivi nella società italiana del periodo; una fase operativa e centrale di ricerca, testimonianza e mappatura delle opere realizzate in animazione e dei loro rapporti e influenze con l’industria culturale italiana di quegli anni (cinema, tv, stampa, fotografia, arti visive, design); una fase di disseminazione dei risultati, che interesserà tanto l’ambito accademico nazionale e internazionale, quanto la divulgazione scientifica pensata per un pubblico più vasto, basata su diverse strategie di politica culturale rivolte al territorio nazionale e internazionale.

Bando PRIN 2022
Principal Investigator:
Christian Uva (Università degli Studi Roma Tre)

Co-Investigators:
Stefania Parigi (Università degli Studi Roma Tre)
Giacomo Ravesi (Università degli Studi Roma Tre)
Bruno Di Marino (Accademia di Belle Arti di Roma)