Alla fine dei due decenni di “Carosello”, l’animazione italiana aveva cambiato volto. Non esisteva ancora una produzione industriale su larga scala, e misurarsi alla pari con i film d’animazione importati dagli USA era fuori discussione; tuttavia, molti studi erano riusciti a rimanere attivi ben oltre la loro inaugurazione, favorendo così il consolidamento di tradizioni stilistiche e una formazione continua di molti nuovi professionisti. Tali studi erano più laboratori artigianali che realtà industriali; non c’era un unico modello di produzione, ma una disposizione flessibile a modificare o reinventare la pipeline in base alle esigenze specifiche di ogni film, anche attraverso processi di prova ed errore. Anche per questo una figura cruciale di tale fase storica, Bruno Bozzetto, ha sempre amato definirsi un eterno dilettante, sempre pronto ad imparare il mestiere da zero; questo è forse uno dei motivi del malcontento viscerale che prova quando qualcuno si rivolge a lui con la parola “Maestro”.
Vai alle pagine dei registi, studi e film cliccando sulla mappa.